10 Figurine di Monaco '74
Le mie 10 figurine preferite della collezione Panini dedicata al mondiale del 1974
Mi capita spesso di sfogliare le vecchie collezioni nonostante la paura di poter in qualche modo rovinare le fragili pagine di album prodotti più di 30/40 anni fa.
Recentemente mi sono soffermato su quello che considero uno dei migliori album dedicati ai campionati mondiali di calcio prodotto da Figurine Panini: Monaco ‘74.
Sfogliando le pagine della collezione ho scelto quelle che sono le mie 10 figurine preferite: quelle che mi sarebbe piaciuto trovare all’epoca senza tenere conto del valore che queste hanno assunto poi nel corso degli anni.
Spoiler: la figurina di Cruyff è ovviamente tra queste.
Ecco le mie scelte:
Le figurine degli stadi:
Solitamente non sono un grande appassionato delle figurine degli stadi all'interno delle collezioni. Le figurine di Monaco '74 sono però una piacevole eccezione. Saranno i colori, tipicamente anni '70, o forse gli stemmi delle città associati all'immagine dello stadio che ne risaltano il fascino.
Le mascotte delle nazionali
Le mascotte erano molto presenti nelle collezioni dedicate al campionato italiano, ma raramente comparivano negli album Panini dei Mondiali. Tuttavia, in Monaco '74, le mascotte fecero la loro comparsa e la mascotte dello Zaire si distingue per la sua bellezza e per la particolare storia della nazionale che partecipò a quell'edizione.
La figurina del presidente della federcalcio brasiliana:
Oltre alla figurina dell'allenatore in questo album era presente anche quella del presidente della federcalcio delle principali nazionali partecipanti. La figurina del presidente della federcalcio brasiliana, Joao Havelange, risulta significativa per il ruolo di rilievo che ha ricoperto successivamente nel calcio internazionale.
Carlos Caszely
La storia di Carlos Caszely, noto come "el dueno dell'area chica", non è solo una storia di calcio, ma una storia di vita. Personaggio simbolo per il popolo cileno per aver rappresentato per anni la contrapposizione al dittatore Pinochet ed essere stato un simbolo di coraggio ed integrità.
Jurgen Sparwasser
Il gol di Jurgen Sparwasser contro la Germania Ovest, nel girone di qualificazione mondiale del '74, diventò un momento simbolo per i tedeschi dell'est. La sua figurina rappresenta quel momento e la sua importanza nel calcio della DDR.
Gustavo De Simone
La figurina di Gustavo De Simone rappresenta tipicamente lo stile delle figurine degli anni '70, che spesso sembravano ritratti più che fotografie. È un esempio nostalgico di come erano realizzate le figurine in quel periodo.
Bobby Moore
Nonostante l'Inghilterra non si fosse qualificata al Mondiale del '74, la figurina di Bobby Moore era presente tra quelle delle squadre che non avevano avuto accesso al torneo. La sua immagine in maglia gialla rappresenta un dettaglio unico di un'icona del calcio inglese.
Eusebio
Anche il Portogallo non si qualificò al Mondiale del '74. Tra le figurine delle squadre non qualificate troviamo quindi anche Eusebio. La sua immagine sembra fluttuare nel cielo grazie a uno sfondo azzurro suggestivo.
Johan Cruyff
È impensabile escludere Johan Cruijff dal panorama del calcio del 1974. La sua figurina, realizzata in modo artigianale, mostra il grande Johan con una figura che spunta alle sue spalle, creando un'immagine indimenticabile. E’ tuttora una delle figurine più ricercate della collezione e la sua figurina, con velina, può valere sino a 500 euro.
Franz Beckenbauer:
Il leader dei campioni del mondo del '74, Franz Beckenbauer, appare nella figurina di Monaco '74 così come compare nell’immaginario collettivo. A differenza della sua immagine in Messico '70, dove si fa fatica a riconoscerlo, questa figurina lo rappresenta con precisione.
Le figurine dell'album Monaco '74 hanno lasciato un segno indelebile nei cuori degli appassionati di calcio di tutto il mondo. Le 10 figurine selezionate rappresentano momenti iconici, personaggi memorabili e storie che vanno al di là del calcio stesso. Monaco '74 è un album che continua a fare sognare e ci ricorda perché le figurine sono così speciali nella cultura calcistica.
Voi chi avreste scelto?
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Buona Domenica e buone collezioni
Poterle strappare dal bordo, sentire il solito profumo, vedere le foto colorate e scintillanti: mi resi conto in quel momento di essere il bambino più felice del mondo. Ora scoprivo che Hoeness era biondo, Muhren castano, Gadocha aveva i baffi e Ayala era un capellone. [Radio, Tv Gol e Figurine]